SOCIAL
Via Nuova Toscanella, 231
80145 Napoli
Italia
© Liberti&Partners
1. PREMESSA
1.1. Natura e scopo della RD Internapoli
Ai sensi dello Statuto, la RD Internapoli è associazione riconosciuta con personalità giuridica di diritto privato federata al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) avente lo scopo di promuovere l’attività del giuoco del calcio e gli aspetti ad essa connessi attraverso attività strumentali al perseguimento di tale fine.
Nella vision societaria, il calcio non è solo un gioco ma un’opportunità di crescita individuale e umana. Crescere con valori giusti e divertendosi in un ambiente sano, è l’obbiettivo che la Società si è prefissata.
RD Internapoli adotta un modello di gestione orientato a garantire e promuovere comportamenti sociali ed ecologici sostenibili.
1.2. Obiettivi del Codice Etico
Il presente Codice si applica ai seguenti soggetti:
Direttori e Responsabili
Staff tecnico (allenatori, preparatori)
Atleti e chiunque svolga attività agonistica o sportiva
Dirigenti accompagnatori
Genitori e accompagnatori degli atleti
Collaboratori, consulenti esterni ed ogni altro soggetto che agisca nell’interesse della Società Sportiva
Sponsor
1.3 Principi Generali
Il Codice Etico della RD Internapoli si ispira in maniera prioritaria a quanto riportato dalla “Carta dei diritti dei bambini” (New York – Convenzione sui Diritti del Fanciullo del 20/11/1989), dalla “Carta dei diritti dei ragazzi allo Sport” (Ginevra 1992 - Commissione Tempo Libero O.N.U.) e dal decalogo stilato dalla U.E.F.A.
In particolare, partendo dal presupposto che il Calcio è un gioco che nasce dalla strada ed è creatività, dinamicità, onestà, amicizia e semplicità,
I ragazzi devono avere il diritto:
di essere seguiti ed allenati da istruttori qualificati con allenamenti adeguati ai loro ritmi;
di misurandosi con giovani che abbiano la loro stessa età e le loro stesse possibilità di successo;
di praticare sport, divertirsi e giocare in assoluta sicurezza
Ma soprattutto il diritto di non essere un “campione”
1.4 Rispetto della persona
La RD Internapoli riconosce la centralità delle risorse umane, quale principale fattore di successo di ogni attività economica e sportiva, in un quadro di lealtà e fiducia reciproche tra Esponenti della Società, dipendenti, tesserati e collaboratori. La centralità della persona si esprime in particolare attraverso la valorizzazione dei propri Dipendenti e Collaboratori, l’attenzione rivolta ai bisogni e alle richieste dei propri atleti, la trasparenza nei confronti dei propri partner, la correttezza e trasparenza della negoziazione verso i fornitori , la partecipazione attiva allo sviluppo della vita sociale e culturale della collettività.
Non sono tollerate, e sono anzi sanzionate le richieste, accompagnate da minacce, violenze, favori o promesse, volte ad indurre Direttori, Istruttori e Dirigenti ad agire contro la legge ed il Codice Etico.
2. CODICE
1.2 Codice degli Atleti
Gli atleti sono tenuti all’osservanza di alcune norme comportamentali:
rispettare gli orari di allenamento e di convocazione alle gare; in caso di assenza improvvisa agli allenamenti e alle gare avvertire telefonicamente il Direttore o l’Allenatore.
partecipazione alle attività con il massimo impegno e serietà, ricordandosi che non è vero che “l’importante è partecipare”, ma l’importante è dare il massimo delle proprie possibilità;
avere un comportamento educato e rispettoso sia nei confronti dei nostri Allenatori, Dirigenti e giocatori che degli avversari e del pubblico.
Contribuire a dare un’immagine positiva della Società, sia in campo che fuori dal campo;
aver cura del materiale assegnato e rispetto per le strutture della nostra Società e di quelle delle 
 squadre avversarie; 
indossare sempre l’abbigliamento sociale, sia durante lo svolgimento delle manifestazioni sportive, che durante gli allenamenti;
Comportarsi in maniera dignitosa prima, durante e dopo la gara;
accettare serenamente le decisioni del Direttore di gara, anche quando queste non possano sembrare condivisibili;
Saper vincere senza presunzione e saper perdere senza eccessiva amarezza rispettando sempre l’avversario.
2.2 Codice dei Genitori
I genitori sono inviati a:
Non scaricate sui ragazzi le proprie aspettative, mettendogli pressione.
Educate i propri figli al rispetto dell’allenatore, non interferendo nelle sue scelte tecniche e senza criticarlo.
Cercare di comprendere l’impegno e le difficoltà degli allenatori e dei dirigenti, ricordandosi che il fine deve essere sempre il bene dei ragazzi, di tutta la squadra, non di pochi a scapito di altri.
Non criticare mai le decisioni di chi arbitra e non mettete in discussione la sua onestà.
Essere di esempio nell’applaudire le belle azioni di entrambe le squadre.
Non ridicolizzare, sgridate o umiliare mai i giocatori, compreso il proprio figlio, in caso di errori o di sconfitte: gli errori fanno parte del processo di apprendimento
Aiutare il proprio figlio a vivere lo sport serenamente, imparando a gestire la sconfitta, come stimolo al miglioramento e la vittoria come frutto dell’impegno e del lavoro svolto.
Collaborare con il proprio figlio affinché rispetti gli impegni presi e sia puntuale negli orari.
Comunicare all’allenatore o all’accompagnatore, con anticipo, l’eventuale indisponibilità del proprio figlio a partecipare ad un evento.
Utilizzare un linguaggio corretto, privo di volgarità e di insulti: che sia di esempio al proprio figlio e consono allo stile della RD Internapoli.
Cercare di favorire l’autonomia e l’autodeterminazione del proprio figlio, facendo in modo che sia lui/lei a provvedere alla propria borsa sportiva, ai propri compiti e alle responsabilità, anche in ambito sportivo.
Non fumare nelle zone adiacenti il campo da gioco o vicino agli spogliatoi.
Riconoscere, oltre alle performance dei propri figli, anche quelle degli altri;
Non fare da secondo allenatore dal bordo del campo: al proprio figlio un allenatore può bastare;
Accettare le decisioni dell’allenatore e dei giudici di gara, anche quando queste non sembrano condivisibili;
 
2.3 Codice Staff Tecnico (allenatori, istruttori, preparatori)
Lo Staff Tecnico deve essere sempre consapevole dell’importante ruolo educativo e formativo che ricopre, usando un linguaggio corretto, privo di volgarità e di insulti, ed un atteggiamento positivo e costruttivo nei confronti dei ragazzi, anche quando sbagliano.
Deve tener presente che:
La lealtà (Fair Play) è alla base dello sport;
L’obiettivo è la formazione dell’atleta, non la vittoria fine a sé stessa. Bisogna offrite a tutti l’opportunità di crescere, indipendentemente dalle abilità individuali, ovviamente cercando di fare in modo che il confronto non sia, a priori, impari o frustrante per il ragazzo.
Non bisogna mai criticate chi arbitra, durante o dopo una partita, di fronte ai giocatori o agli spettatori. Se ha preso delle decisioni che richiedono una spiegazione, si può discutere il problema in separata sede.
I giovani hanno anche altri interessi ed impegni, quindi le richieste di tempo e di impegno vanno calibrate in base all’età, all’esperienza, alle attitudini ed alle condizioni fisiche e psicologiche dei ragazzi.
E’ fondamentale facilitare la socializzazione, il rispetto e la coesione fra gli atleti;
Bisogna evitare di suscitare nell’atleta attese sproporzionate alle sue possibilità;
Bisogna evitare di trattare gli atleti semplicemente come piccoli adulti, essere coscienti sia delle trasformazioni fisiche e psicologiche, implicate nella maturazione giovanile sia dell’influenza di questi cambiamenti sulla prestazione sportiva;
E’ fondamentale mantenersi aggiornati sui principi e sui metodi educativi, nonché sui sistemi di allenamento partecipando ai corsi di aggiornamento.
Il comportamento degli allenatori e dei giocatori in campo, determina l’immagine del Club e di tutti i suoi appartenenti. Il nostro stile costituisce un patrimonio societario che deve essere costantemente tutelato, a beneficio dei suoi componenti attuali e futuri.
2.4 Codice Direttori e Dirigenti
I Direttori e Dirigenti devono:
Mantenere e sviluppare un rapporto di fiducia con tutti gli elementi della Società, genitori, atleti e mondo esterno (federazioni sportive, fornitori, partner, sponsor, istituzioni);
Verificare che il Codice Etico sia attuato da tutti i tesserati della società;
Essere da esempio per l’applicazione quotidiana dell’etica sportiva;
Verificare che non si presentino problemi concernenti ogni specie di discriminazione in base all’età, al sesso, allo stato di salute, alla razza, alla nazionalità, alle opinioni politiche e alle credenze religiose;
Essere contrari a qualsiasi forma di discriminazione sociale, razzismo, xenofobia e violenza;
2.5 Codice Staff Operativo
Lo staff operativo, composto tutti i collaboratori che prestano la propria opera in ambito amministrativo, organizzativo e logistico per favorire il perseguimento degli obiettivi e il buon funzionamento dell’operatività quotidiana della Società devono:
Essere spinti da un forte senso di lealtà, correttezza e rispetto nei confronti di chiunque operi per la Società, nonché possedere valori come il rispetto, la sportività, la civiltà, l’educazione e l’integrità morale;
Rappresentare l’immagine e i valori della RD Internapoli mantenere un comportamento eticamente corretto nei confronti di atleti, giovani, colleghi, arbitri, dirigenti, allenatori, genitori, tifosi e mezzi di informazione;
Far rispettare e far rispettare la puntualità ma nello stesso tempo essere saper elastici nel gestire i tempi.
Avere fiducia nella Società.
3. DISPOSIZIONI FINALI
Con la sottoscrizione del seguente codice etico e regole di comportamento, ogni componente si impegna ad osservarne ogni singolo punto, la mancata osservanza di tale codice etico e regole di comportamento, comporteranno da parte della società in maniera insindacabile, sanzioni che possono andare dalla diffida fino a l’espulsione dalla società stessa. Si ricorda inoltre che chiunque, sia esso genitore, dirigente o allenatore, debba esprimere un disagio comportamentale o tecnico, è pregato di esternarlo all’interno dell’Ufficio di Segreteria, con le persone predisposte ad accoglierlo. Esternare le proprie convinzioni in pubblico è controproducente verso se stessi e verso la Società: un simile atteggiamento potrebbe portare a delle interpretazioni sbagliate del proprio pensiero e si potrebbero generare polemiche e reazioni che non permetterebbero alla Società di utilizzare in maniera costruttiva le eventuali indicazioni ricevute.
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